Valore dell’ormone antimulleriano (AMH) basso
Il valore AMH indica la quantità di questa tipologia di ormoni secreta durante lo sviluppo dei follicoli: le sacche contenenti gli ovociti immaturi.
La misurazione di questo valore tramite un esame del sangue dà un’idea dello stato delle riserve ovariche e quindi permette di comprendere quanti ovuli siano rimasti all’interno delle ovaie. Questo può aiutare a determinare se, e con che urgenza, sia necessario un trattamento, oltre a dare un quadro sulla possibile risposta di una donna a tale trattamento.
Valore AMH basso
Il valore dell’ormone antimulleriano scende con l’invecchiamento, dato che le riserve ovariche diminuiscono. Per questa ragione, le donne attorno ai quarant’anni hanno, frequentemente, dei livelli AMH bassi. Questi valori sono considerati “soddisfacenti” se superiori a 21,98 pmol/l, nonostante l’età e altre circostanze debbano essere considerate attentamente per una valutazione più accurata. Non bisogna preoccuparsi nel caso i valori AMH scendano sotto questa soglia, esistono infatti opzioni di trattamento disponibili. Presso Vitanova non neghiamo la possibilità di un trattamento ad alcuna paziente basandoci sui valori AMH o FSH e siamo orgogliosi di dare a tutte le donne una possibilità.
Cosa causa un valore AMH basso?
I valori AMH sono determinati dal numero di follicoli in fase di sviluppo all’interno delle ovaie. L’età è il fattore più importante relazionato al numero di follicoli, dato che la riserva ovarica diminuisce nel corso della vita, solitamente a partire dai 35 anni, e i valori AMH (e di conseguenza la riserva ovarica) tendono ad essere più bassi in donne attorno ai quarant’anni.
In ogni caso, l’età non è sempre un fattore che influisce sul valore AMH. Alcune donne continuano ad avere valori AMH elevati anche oltre i quarant’anni, mentre altre donne fanno registrare valori AMH più bassi anche tra i venti e trent’anni. Questo può dipendere da fattori ambientali o da trattamenti antitumorali, come da patologie genetiche ereditarie. È importante conoscere l’età media nella quale le donne della propria famiglia raggiungono la menopausa, dato che questa può essere un’ottima guida per valutare il declino della propria fertilità.
Quali sono i sintomi?
Nonostante non esistano sintomi ovvi che permettano di identificare valori AMH bassi, alcune donne notano una riduzione o l’assenza del proprio ciclo mestruale. Effettuare un esame del sangue per monitorare i valori AMH è il modo migliore per comprendere la propria situazione.
Come influisce sulla fertilità?
Un valore AMH basso non è di per sé la causa dell’infertilità, ma è un’indicazione che la riserva ovarica è in diminuzione. Quando esistono meno ovociti in fase di sviluppo all’interno delle ovaie, diminuisce la possibilità di rilasciare un ovulo sano e maturo perché sia fecondato. Quando i valori AMH sono bassi a causa dell’età, anche la qualità degli ovociti può esserne influenzata, dato che gli ovuli possono mutare nel corso del tempo e di conseguenza aumentano le probabilità di fecondazione anomala e aborto spontaneo.
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VENERDÌ 28 LUGLIO 2023
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Cosa comporta un valore AMH basso?
Nel caso tu faccia registrare dei valori AMH molto bassi, avrai minori probabilità di successo intraprendendo un trattamento FIV convenzionale con alti dosaggi di farmaci. In questo caso, il trattamento FIV su ciclo naturale e naturale modificato potrebbe essere più adatto a te e a tutte le donne con riserve ovariche basse.
Vitanova è parte di CREATE Fertility, gli specialisti leader in Europa in questo tipo di trattamenti FIV su ciclo naturale, un’opzione ideale per pazienti con riserve ovariche molto basse. Presso Vitanova offriamo i nostri servizi a ogni donna, con meno di 45 anni di età, permettendole di utilizzare i propri ovociti nel caso sia ancora in fase di ovulazione. Questo ha permesso a moltissime donne di usufruire di questi trattamenti dopo che era stata loro rifiutata questa opportunità presso altre strutture.
Valore FSH elevato e la sua relazione con la riserva ovarica
Valori AMH bassi coincidono generalmente con valori FSH elevati: questa correlazione indica una riserva ovarica ridotta. L’acronimo FSH significa “ormone follicolo-stimolante”, un ormone rilasciato dal cervello e in grado di stimolare la maturazione dei follicoli all’interno delle ovaie. I follicoli in fase di sviluppo rilasciano estrogeno che inibisce la formazione dell’ormone follicolo-stimolante, indicando che esistono sufficienti follicoli da “sviluppare”.
Quando la riserva ovarica è bassa non saranno presenti molti follicoli da “sviluppare” e i livelli di estrogeno rilasciato saranno minori. Questo dà al cervello il segnale che non sono presenti abbastanza follicoli da sviluppare e questo di conseguenza rilascerà più ormone follicolo-stimolante. Ecco perché le donne con riserve ovariche ridotte avranno valori FSH elevati quando vengono esaminate durante il terzo giorno del ciclo. Per lungo tempo, l’esame del sangue per verificare il valore FSH è stato il metodo più utilizzato per analizzare la riserva ovarica, ma oggigiorno, visto che questi valori possono variare di mese in mese, si preferisce esaminare i valori AMH per avere un’analisi più accurata della riserva ovarica.